a) L’infinito può essere preceduto da:
prima di (bevor),
dopo (nachdem), senza (ohne… zu),
per (um… zu), invece
di (statt… zu), piuttosto che:
Prima
di partire ha fatto alcune telefonate.
Se ne andarono
dopo aver mangiato.
Si è allontanato
senza dire nulla.
Siamo qui
per aiutarti.
Invece di studiare, è andato a giocare in cortile.
Preferisco fare da solo,
piuttosto che rivolgermi ad altri.
b) Il soggetto del verbo all’infinito dev’essere
lo stesso della proposizione principale se
nella proposizione reggente ci sono verbi che esprimono un’opinione, un dubbio,
un sentimento, un desiderio, ecc... (vedi numero 60):
Sono
convinto che tu abbia ragione.
Sono
convinto di avere ragione.
Desidero che lo aiutiate.
Desidero aiutarlo.
Prima
di uscire, pettinati!
Se
n’è andato senza salutare.
c) Il soggetto
del verbo all’infinito può essere diverso da
quello della proposizione reggente, quando l’infinito dipende da:
aiutare, chiedere, consigliare, costringere,
convincere, domandare, fare, lasciare, insegnare, invitare, ordinare,
permettere, pregare, sentire, vedere, ecc.
Gli
ho chiesto di venire alle tre.
Mi ha
consigliato di rivolgermi ad un avvocato.
Non
mi permettono di uscire.
L’abbiamo visto entrare.
Le
abbiamo convinte a rimanere.
L’ho
sentito lamentarsi.
d) Il verbo
lassen, seguito da un infinito, si traduce
quasi sempre con fare. Si traduce con
lasciare solo quando significa
permettere:
Devo
fare allargare questa gonna.
Hai
fatto riparare l’automobile?
Mi
fai vedere quelle fotografie?
Mi
lasciate uscire questa sera?
Mamma, mi lasci prendere un’altra fetta di
torta?
|