don chisciotte

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letzte Änderung 06.04.2008
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LA NEVE

La neve

Sulla cima di un’altissima montagna c’era un sasso; sulla punta di quel sasso c’era,

una volta, un po’ di neve.

Guardando l’universo intorno, quella neve incominciò a fantasticare, dicendo fra sé:

- Certo, diranno che sono presuntuosa e superba, e me lo merito! È mai possibile che

un po’ di neve, un bioccolo di neve come me se ne stia quassù, in una posizione così

così elevata, sopportando senza vergogna che tutta l’altra neve, quanta se ne può vedere

spaziando con lo sguardo su queste montagne, stia invece più in basso? Un bioccolo di

neve non merita questa sublime altezza; ed è giusto che anch’io, per convincermi meglio

della mia pochezza, provi ciò fece ieri il sole ad altri bioccoli miei compagni: li distrusse

con un solo sguardo. E questo perché anche loro eran messi più in alto di quanto avrebbero

dovuto. Ma io voglio evitare la giusta ira del sole, voglio scendere in un luogo più conveniente

alla mia piccola dimensione. –

Così dicendo, il bioccolo di neve, irrigidito dal freddo, si buttò giù dal sasso; e seguitò a rotolare

dall’altissima cima del monte: ma quanto più scendeva, tanto più il suo volume aumentava.

Quella poca neve diventò presto una grossa palla, e continuando a rotolare si trasformò in una

valanga. La sua corsa finì finalmente sopra un colle, e la valanga non era più piccola del colle

che la sosteneva.

Così, durante l’estate, quella neve fu l’ultima a sciogliersi al sole.

Questa favola è detta per quelli che si umiliano: dopo saranno esaltati.

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